Lettera ad un Amico


Carissimo Eugenio,

la tua improvvisa dipartita, sono sincero, mi ha sorpreso non poco.

Sembrava tutto andar bene. Qualche piccola preoccupazione per il recupero della migliore condizione, niente di più.

Ed invece eccoti al cospetto di Dio! Nella visione beatifica di Colui che hai tanto amato, alla presenza di Maria, Madre e Regina della Pace!

Sei volato in Cielo, in un attimo, leggero e leggiadro… conoscendoti non ho dubbi, hai subito sorriso nel vedere Maria venirti incontro… Bella e pura, avvolta di luce divina.

Accolto dallo sguardo materno di Maria sei nato al Cielo, hai contemplato la Luce, e nello Spirito d’Amore, hai ricevuto l’abbraccio del Padre, ricco di misericordia.

Caro Eugenio, il pensiero di saperti felice lenisce il nostro dolore, addolcisce il nostro futuro, ci spinge a seguire Cristo, il nostro unico Signore, per essere un giorno con te e rivederti, parlarti, sorridere ancora, abbracciarti e non lasciarti più, sotto lo sguardo di Maria, Porta del Cielo e Madre della Riconciliazione e della Pace.

Quanti ricordi! Era l’estate del 1994 quando ci conoscemmo. Costruivamo la casa per la vedova a Medjugorje, secondo quanto avevano disposto padre Slavko e suor Josipa. Da allora ci siamo incontrati ogni anno, più volte all’anno, nonostante la notevole distanza.

Terminata la guerra, decidemmo di organizzare incontri di formazione per i volontari che avevano prestato la loro opera per la realizzazione dell’orfanotrofio “Giovanni Paolo II” di Citluk. Era il 1996 quando a Maen ci incontrammo per la prima volta. Da allora non abbiamo più smesso, tanto era bello incontrarci e condividere le nostre esperienze, secondo lo stile delle prime comunità cristiane: Parola, Eucaristia, preghiera e vita fraterna.

Lungo la strada, il desiderio di realizzare un Centro di Spiritualità e Accoglienza a Medjugorje. Hai profuso in quel progetto, il progetto di Maria, tutte le tue energie. Hai consegnato te stesso, ti sei donato completamente, fino all’ultimo… anche in ospedale hai continuato a pensare come portarlo a compimento.

Caro Eugenio, amico mio, ti dico che è compiuto!

Sì, è compiuto dal tuo sacrificio d’amore. Dal tuo desiderio vivo e indistruttibile. Grazie a te è pronto per essere vissuto, nella consapevolezza che, insieme a Maria e a Gesù, anche tu sei presente e operi per la Riconciliazione e la Pace, affinché tutti possano attraversare la Porta del Cielo.

Amico carissimo, fratello per sempre, con tutti coloro che ti vogliono un mondo di bene, e sono tanti, da Torino ad Alessandria, da Lodi a Piacenza, da Ancona a Roma, da Haiti a Medjugorje, ti ricordo con tenerezza, memore dei tuoi fraterni e sinceri abbracci e dei tuoi meravigliosi sorrisi, quelli di un cuore buono, di un cuore bambino!

Arrivederci nella Gloria di Dio, nel Regno dell’Amore, della Gioia e della Pace!

Fr. Cristoforo Amanzi ofm