Lourdes:
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La storia...

Lourdes è una cittadina dei Pirenei, che all'epoca dei fatti contava circa seimila abitanti.
Le apparizioni qui avvenute nel 1858 hanno come protagonista una bambina, una pastorella di quattordici anni di nome Bernadette Soubirous. La Vergine Maria le apparve diciotto volte in una grotta, le parlò nel dialetto locale, le indicò il punto in cui scavare con le mani per trovare quella che si rivelerà una sorgente d'acqua benedetta dal Cielo.
Di se stessa, la Madonna disse di essere l'Immacolata Concezione: quattro anni prima, nel 1854, papa Pio IX aveva definito il dogma dell'Immacolata Concezione della Madre di Dio.
Bernadette, nata nel 1844, era la prima dei sei figli dei coniugi Soubirous. In origine mugnai, i genitori di Bernadette si erano impoveriti nel tempo e si erano ridotti a lavorare a giornata, guadagnando appena di che sfamare i figlioletti. A causa delle precarie condizioni economiche, non sempre i Soubirous riuscivano a pagare l'affitto di casa, per cui furono costretti più volte a traslocare in abitazioni sempre più modeste, finché un lontano parente concesse loro a titolo gratuito un edificio di sua proprietà: un ambiente umido e squallido, che un tempo era stato una prigione ed era stato ritenuto troppo malsano per ospitare i detenuti. Papà e mamma Soubirous coi loro sei bambini dovettero adattarsi a vivere lì. Bernadette era una bambina gentile, fragile, delicata. Era stata messa a balia a pochi mesi a causa di una nuova gravidanza della madre ed era rientrata in famiglia dopo un anno e mezzo. Fin da piccolissima aveva sofferto d'asma e avrebbe avuto bisogno di cure attente e di una alimentazione sostanziosa, cose impossibili in casa sua, nonostante l'amore e la buona volontà dei genitori.
All'epoca delle apparizioni Bernadette aveva quattordici anni, ma a detta di tutti ne dimostrava non più di dieci o undici. Era praticamente analfabeta e per qualche tempo era stata pastorella e aveva condotto al pascolo il piccolo gregge della sua balia, che era rimasta sempre molto affezionata a lei e la trattava come una figlia. Poi, su sollecitazione del parroco, era rientrata in famiglia per potersi preparare alla prima Comunione presso le suore di Lourdes. Nell'istruzione religiosa incontrava molte difficoltà in quanto non sapeva quasi leggere; le buone suore, oltre alla dottrina, cercarono quindi di insegnarle anche i primi rudimenti della scrittura.
La grotta in cui avvennero le apparizioni si trova a 700/800 metri dal centro abitato, oltre il fiume Gave, in quella che si chiama grotta di Massabielle.

La prima apparizione avvenne il giorno 11 febbraio.
Bernadette, con una sorella e un'amica, era andata a cercare rami secchi per il fuoco proprio nei pressi della grotta, ed era rimasta indietro: le compagne più sane e forti avevano attraversato a piedi nudi l'acqua gelida del fiume e avevano proseguito. Lei si era fermata, timorosa che il bagno gelato peggiorasse la sua tosse. Mentre dunque si trovava sola davanti alla grotta, Bernadette sentì un rumore simile a un tuono, che i ripetè due volte: si girò, guardò verso la grotta e vide il cespuglio agitarsi come se ci fosse stato vento. Contemporaneamente dall'interno della grotta uscì una nube color oro e subito dopo una Signora giovane e bella apparve sopra il cespuglio. Comprensibilmente Bernadette si spaventò. In seguito raccontò con queste parole il fatto:
"La Signora mi guardò, mi sorrise e mi fece segno di avanzare, come se fosse stata la mia mamma. La paura mi era passata, ma mi sembrava di non sapere più dove fossi. Mi stropicciai gli occhi, li chiusi, li apersi; ma la Signora era sempre là, che continuava a sorridermi e a farmi capire che non m'ingannavo..."
Bernadette descrisse poi la Signora in questi termini:
"Ha l'aspetto di una giovane di sedici o diciassette anni. E' vestita di bianco, con una fascia azzurra che scende lungo l'abito. Porta sulla testa un velo ugualmente bianco, che lascia scorgere appena i capelli e ricade all'indietro fino al di sotto della fascia. I piedi sono nudi, ma coperti dalle ultime pieghe dell'abito, eccetto all'estremità dove brilla su ciascuno di essi una rosa d'oro. Porta sul braccio un rosario dai grani bianchi, legati da una catenella d'oro lucente, come le due rose ai piedi."
Alla vista della Signora, Bernadette d'istinto si mise in ginocchio, prese il rosario che aveva in tasca e volle cominciare a recitarlo facendosi il segno di croce, ma il braccio restò come paralizzato e potè muoversi solo dopo che la Signora ebbe a sua volta preso il rosario che teneva sul braccio e si fu segnata. Bernadette recitò tutto il rosario, e la Signora taceva, accompagnandola solo col Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto alla fine di ogni decina. Quando il rosario fu finito, la Signora sparì insieme alla nube d'oro.

Naturalmente Bernadette non fu creduta quando raccontò i fatti prima alle compagne e poi ai genitori; questi ultimi addirittura temettero un intervento demoniaco al punto che quando, il 14 febbraio, obbedendo a un impulso interiore, Bernadette volle tornare alla grotta, fu munita di una bottiglia di acqua santa, che gettò in direzione del cespuglio quando l'apparizione ebbe inizio. Ma la Madonna sorrise approvando con la testa e attirò a sè irresistibilmente la fanciulla, che entrò subito in estasi: insensibile ai richiami dei presenti, non vedeva e non sentiva che la sua visione. Quando si riprese, disse che tutto si era svolto come la volta precedente.

La terza apparizione avvenne pochi giorni dopo, il 18 febbraio: con Bernadette questa volta c'erano diverse persone che volevano assistere all'estasi. In quell'occasione la Signora parò e disse alla piccola veggente: "Volete avere la bontà di venire qui per quindici giorni?" Poi aveva aggiunto: "Io non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell'altro."

Il 23 febbraio: "Bernadette si mise in ginocchio, trasse il rosario dalla tasca e salutò profondamente... Dopo i primi trasporti di gioia dovuti all'arrivo della Signora, la veggente si mise effettivamente nell'atteggiamento di chi ascolta. I suoi gesti, la sua fisionomia, riprodussero subito tutte le fasi di una conversazione. A volte sorridente, a volte seria, Bernadette approvava con la testa o sembrava ella stessa interrogare. Quando la Signora parlava, ella fremeva di gioia; quando, al contrario, ella le faceva giungere le sue suppliche, Bernadette si umiliava e si commoveva fino alle lacrime..."
L'esasi durava in genere circa un'ora: alla fine, dopo i saluti, Bernadette baciava la terra accanto al rosaio selvatico al quale si era avvicinata in ginocchio, in ginocchio ritornava al suo posto, e poi tutto finiva.
Quel giorno, Bernadette ricevette dalla Madonna tre segreti, che riguardavano soltanto lei e che non volle mai rivelare a nessuno.

Il 24 febbraio la Vergine invitò alla penitenza e il giorno dopo, 25 febbraio, sollecitò Bernadette a cercare la fonte. Ecco come la fanciulla stessa descrisse i fatti: "Mentre ero in preghiera, la Signora mi ha detto con voce amichevole ma a un tempo grave: "Andate a bere e a lavarvi alla fonte". Siccome non sapevo dove fosse questa fonte e siccome pensavo che non ve ne fosse nessuna, mi sono diretta verso il Gave. La Signora mi ha richiamato e mi ha fatto segno col dito di portarmi sotto la grotta a sinistra; ho ubbidito, ma non vedevo l'acqua. non sapendo dove prenderne, ho scavato la terra e ne è venuta. Ho lasciato che si schiarisse un po', poi ho bevuto e quindi mi sono lavata."
Bernadette aveva trovato quella che diventerà la sorgente miraciolosa, le cui acque hanno ridonato la salute a tanti ammalati. Prima, come abbiamo visto, fu un piccolissimo filo d'acqua fangosa, che rapidamente si schiarì, si ingrossò, divenne limpida e di corso regolare. Successivamente la sorgente fu incanalata e immessa in una rudimentale piscina: e tutti sanno quale ruolo abbia oggi questa piscina nei pellegrinaggi dei malati a Lourdes. Furono i primi pellegrini stessi a intuirne le doti terapeutiche, e del resto le guarigioni non si fecero attendere.

All'undicesima apparizione, la Vergine disse a Bernadette: "Andate a dire ai preti che qui deve essere costruita una cappella". Timidamente la veggente affrontò il parroco, il quale non fu troppo tenero, si attenne alla massima prudenza e ordinò a Bernadette di chiedere prima di tutto alla Signora come si chiamasse.

L'apparizione successiva portò unicamente comunicazioni personali per Bernadette. Al tredicesimo incontro la Vergine ripetè la richiesta di una cappella e aggiunse: "Voglio che vi si venga in processione". Il parroco, informato della nuova richiesta, mantenne la sua posizione intransigente.

Le quindici apparizioni si conclusero alla presenza di un numero sempre maggiore di persone, senza però che da parte della Vergine arrivasse alcuna risposta alla domanda del parroco. Alla grotta continuarono le manifestazioni di devozione della gente, ormai più che convinta che ad apparire alla piccola Bernadette fosse veramente la Madre di Dio.
Giorno e notte ardevano le candele davanti al luogo dell'apparizione e spontaneamente fu iniziata una raccolta di denaro destinata all'edificazione della cappellla chiesta dalla Signora.

Il 25 marzo, dopo oltre venti giorni di interruzione, ci fu la sedicesima apparizione. Bernadette ne fu preavvisata da un presagio interiore, che annunciò con gran gioia ai genitori. Quella notte non riuscì quasi a dormire: pregò molto e alle prime luci del giorno si alzò, si vestì e si recò alla grotta, dove già molte persone stavano pregando. Con sua immensa gioia si rese conto che la nicchia era illuminata e che la Signora la stava già attendendo: "Ella era là, affabile, sorridente e guardava la folla come una madre affettuosa guarda i figli..."
Ecco come, in seguito, Bernadette descrisse ciò che avvenne quel giorno: "La Signora era in piedi, sopra il roseto, e si mostrava come si mostra nella medaglia miracolosa... Giunse in seguito le mani e le portò verso la parte superiore del petto..., guardò il cielo...; poi staccò lentamente le mani e chinandosi verso di me, mi disse con voce tremante: "Io sono l'Immacolata Concezione". Era il 25 marzo, la festa dell'annunciazione dell'arcangelo Gabriele a Maria. L'emozione dei prtesenti, e in seguito di tutto il paese, fu immensa: ciò che la Signora aveva detto (nessuno metteva in dubbio la realtà delle visioni di Bernadette) confermava quanto ognuno sapeva in cuor suo.
Dobbiamo rilevare che la fanciulla ignorava cosa significasse "Immacolata Concezione": lo chiese infatti con umiltà e ingenuità... Non solo: non riusciva neppure a pronunciare bene il termine conception.

Seguirono altre due apparizioni, il 17 aprile e il 16 luglio, poi il ciclo di Lourdes si concluse.
Bernadette riprese la sua vita di sempre: non si inorgoglì mai, acconsentì di buon grado a tutti gli interrogatori cui fu sottoposta da parte delle autorità religiose e civili, accettò di ripetere con semplicità la sua storia a centinaia e centinaia di visitatori e devoti. Ricominciò le lezioni di lettura e catechismo, fece la prima comunione. Per alcuni anni visse a Lourdes presso le suore, svolgendo con gioia l'umile mansione di cuciniera e condividendo la vita di preghiera delle monache. La sua salute intanto lasciava molto a desiderare.
Le apparizioni furono ufficialmente riconosciute nel 1862 e ben presto fu eretta anche la chiesa chiesta dalla Madonna.
Nel 1886, su suggerimento del vescovo di Nevers che era devoto di Lourdes, Bernadette fu accolta come novizia dalle suore di quella città, che la ricevettero con molto amore; l'anno dopo ci fu la professione religiosa.
Intanto la salute della fanciulla declinava sempre più: l'asma, della quale aveva sempre sofferto, non le dava tregua, inoltre reumatismi articolari molto dolorosi e terribili sbocchi di sangue che in più occasioni fecero temere per la sua salute. A queste sofferenze fisiche si aggiunse il dolore per la morte precoce di entrambi i genitori. Come la Madonna le aveva preannunciato, non era prevista per lei felicità in questo mondo. Bernadette morì santamente il 16 aprile 1878, all'età di trentatrè anni. Fu beatificata nel 1925 e proclamata santa nel 1933.
Lourdes è il più celebre dei luoghi mariani, famoso anche e soprattutto come santuario per gli ammalati, che vi giungono da tutte le parti del mondo. Finora sono state riconosciute numerose guarigioni fisiche ma, molto più numerose sono le conversioni e i ritorni alla fede che quotidianamente vengono registrati in questo luogo di altissima spiritualità.

Fraternità Francescana
Madre della Riconciliazione e della Pace

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